VERDETO, 15 settembre 2024

VERDETO, 15 settembre 2024

Cari Soci, giovani e genitori, inizia oggi il diciottesimo anno di vita sociale: una data emblematica, metaforicamente, per affrontare con maturità le difficoltà che la vita c’impone talora con spietata durezza. Nei nostri incontri abbiamo trattato molti argomenti utili per fare chiarezza e orientarsi nella vita interiore, per capire le tendenze fondamentali del nostro tempo, e capire come esse influiscono sulla nostra psiche; sono quasi tutti riportati nelle News del nostro sito www.eumenidi.it. Ne ricordo alcuni: la tematica del tempo e dell’amore, ripetute riflessioni sul significato della bellezza, sulla potenza delle immagini che la raffigurano, sul desiderio che è costitutivo della nostra natura e indirizza la nostra vita, sull’aspirazione alla felicità che richiede un orientamento e una disciplina per non raffreddarsi. Abbiamo discusso come si forma l’identità personale, qual è l’effetto dei nostri desideri su di essa  e sulla salute, e come interferisce un avvenimento drammatico sulla nostra vita. In giugno abbiamo trattato l’argomento Narrazione, identità personale e identità di una comunità. Abbiamo avuto ospiti che ci hanno arricchito con le loro esperienze, e le vere presenze di uomini non viventi, soprattutto poeti come Leopardi e Luzi, che ci hanno donato bellezza e profondità di riflessione. Nel 2020 abbiamo trattato i vissuti alla fine della pandemia, e l’argomento della dissimulazione della violenza nella società, con i suoi effetti sui giovani, in particolare la modificazione dello sguardo e dell’udito.

Viviamo tempi difficili, per cui oggi vi propongo di effettuare una riflessione sui pericoli che voi percepite sia nella vita quotidiana, sia nell’interiorità. Secondo lo spirito della nostra Associazione,  lo scopo è quello di definire e usare gli strumenti utili per affrontare e risolvere pericoli  e disagi che tendono a destabilizzare e a favorire  l’instaurarsi di disturbi psicologico-esistenziali, in particolare disturbi del comportamento alimentare, ansia e depressione. Tra gli strumenti anticipo la scrittura alla quale vi stimolo da anni: abbiamo con noi Sonia Scarpante che alcuni di voi conoscono personalmente, fondatrice della Scrittura terapeutica: chi meglio di lei può illustrarcene il potere?

Abbiamo un’altra ospite, Elena Salvoni, cantautrice, la quale vi narrerà in modo sintetico la sua esperienza e ci offrirà una gradita sorpresa.

Iniziamo con il lavoro personale, definendo in modo anonimo i pericoli esterni e interiori che percepiamo, e gli strumenti che utilizziamo per affrontarli.

PERICOLI  ESTERNI.

I giovani hanno identificato i seguenti pericoli in ordine di frequenza: la guerra, la violenza sociale e la solitudine sociale; le malattie e le epidemie, il clima generale d’incertezza, il disagio per il controllo operato dai social, la precarietà lavorativa e i cambiamenti climatici; le problematiche finanziarie, la crisi della fede, l’intelligenza artificiale; la pretesa di perfezione sociale, la famiglia disfunzionale, la dipendenza dai contenuti multimediali, la money dysmorphia.

Gli adulti hanno identificato in ordine di frequenza: la crisi della fede religiosa; la violenza sociale,  la solitudine sociale, la percezione della dissoluzione dei valori tradizionali;  la guerra; l’intelligenza artificiale; la crono-accelerazione da sviluppo della tecnica e i cambiamenti climatici; il clima generale d’incertezza, il disagio per il controllo operato dai social, la precarietà lavorativa; le problematiche finanziarie.

PERICOLI  INTERNI.

I giovani hanno identificato i seguenti pericoli in ordine di frequenza: l’ansia generalizzata e le fobie specifiche; l’incapacità di controllare le emozioni e il senso di inefficienza o insufficienza personale; l’incapacità di leggere le proprie emozioni, la malinconia e le dispercezioni fisiche; le paure specifiche; l’isolamento autoindotto, la noia, l’isolamento dalla natura, la mancanza di basi solide, il congelamento del sentire.

Gli adulti hanno identificato in ordine di frequenza: il disagio esistenziale e l’ansia generalizzata; l’incapacità di leggere e di controllare le emozioni. Con bassa frequenza: il senso di inefficienza o insufficienza personale; le paure specifiche e la malinconia; le fobie specifiche; le dispercezioni fisiche; la noia, la mancanza di basi solide.

STRUMENTI PER AFFRONTARE PERICOLI E DISAGI PSICOLOGICO-ESISTENZIALI

I giovani hanno identificato i seguenti strumenti in ordine di frequenza: le relazioni significative e vere, e il coraggio di affrontare le prove con capacità critica; le riflessioni appaganti, l’arte, la bellezza della natura, vivere con coraggio il presente, l’usare le proprie risorse, la consapevolezza e l’accettazione di Dio, la terapia, il senso dell’esistenza, i valori morali e familiari, la conoscenza di sé, la cultura, la cura di sé fisica e spirituale.

Gli adulti hanno identificato in ordine di frequenza: la fede in Dio, e poi, nettamente staccati: la condivisione; la capacità di introspezione e il lavoro introspettivo, l’auto-incoraggiamento; le amicizie, l’ascolto, l’umiltà; la famiglia, il lavoro di gruppo, l’amore per gli altri, le esperienze di bellezza, la scrittura terapeutica, la capacità di distanza emotiva, la capacità di chiedere e accettare l’aiuto, la speranza, il dialogo in famiglia, l’accoglienza della diversità, l’empatia, le emozioni, il silenzio, la natura.

 

DISCUSSIONE sui PROBLEMI e sulle SOLUZIONI proposti dai Soci giovani e Soci adulti

Mala tempora currunt, sed peiora parantur: l’espressione, attribuita a Cicerone, definisce i pericoli dell’epoca in cui si vive, e quelli peggiori che arriveranno. La guerra, seguita dalla violenza e dalla solitudine sociale, rappresentano una minaccia per tutti, ma per gli adulti il pericolo maggiore proviene dalla crisi della fede religiosa e dalla dissoluzione dei valori tradizionali.

Tra i pericoli interni percepiti domina in entrambi i gruppi l’ansia, e nei giovani particolarmente le fobie specifiche, seguite dalle difficoltà emotive (capacità di leggere e controllare le emozioni).

Il Presidente riassume velocemente i cambiamenti che avvengono nel sistema nervoso centrale durante la fase evolutiva adolescenziale (argomento già trattato in varie sedi), in particolare il fenomeno della potatura dei neuroni, influenzata dai fattori ambientali di varia natura, che favorisce l’instaurarsi di disturbi ossessivi centrati sull’immagine corporea.

La discussione si concentra sulle soluzioni proposte dai presenti: i giovani valorizzano soprattutto le relazioni amicali (e familiari) vere e la necessità di affrontare con coraggio le prove della vita, seguite da necessità personali che sono tutte orientate alla miglior conoscenza di sé, di Dio, del senso della vita, del godimento della bellezza nelle sue varie forme.

Gli adulti esprimono la positività della loro esperienza relativa alla fede religiosa, la necessità di un lavoro introspettivo e di auto-incoraggiamento grazie alla consapevolezza di crescere nell’umiltà, nell’impegno verso i famigliari e gli altri. In tutti, dunque, prevale l’aspetto della crescita personale e della qualità delle relazioni.  Il Presidente fa riferimento al ruolo dell’immaginazione creativa sia nel rapporto di cura, sia nelle esperienze condivise di bellezza, e sottolinea il ruolo svolto all’interno della Associazione dalle relazioni amicali, favorite dal clima che si è creato negli anni; ricorda l’importanza dell’attività fisica equilibrata, non ossessiva, ai fini della produzione delle endorfine. Presenta poi ai Soci Sonia Scarpante, fondatrice della Scrittura terapeutica e della Associazione La cura di sé. Sonia illustra la sua esperienza, i principi e gli effetti della scrittura terapeutica, già sperimentata tramite un corso apposito da una decina di genitori, in parte anche oggi presenti.

Al termine della sua presentazione il Presidente le conferisce a nome di tutti i Soci il titolo di Socio straordinario della Associazione.

L’incontro si conclude con la toccante comunicazione della sua esperienza da parte della cantautrice Elena Salvoni, la quale accompagnandosi con la chitarra canta una canzone da lei composta, ispirata dalla lettura del nostro saggio Eumenidi.

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