Chiusura dell’anno sociale 2020-2021 a Verdeto
- 10
- Luglio
- 2021
Il 20 giugno si è chiuso l’anno sociale dell’Associazione a Verdeto.
I Soci genitori, terapeuti e giovani dell’Associazione hanno partecipato attivamente sia all’assemblea dell’anno 2020, impedita in precedenza dalla pandemia, sia alla elaborazione e discussione di una tematica proposta dal Presidente, sia alle attività pomeridiane, differenti per gli adulti e per le ragazze, le quali hanno concluso il Progetto Kalòs “Parlami di te” con la fotoreporter Valentina Tamborra.
Nella sua relazione sottoposta alla valutazione dei Soci, approvata alla unanimità, il Presidente ha evidenziato come ripercorrere gli avvenimenti del nostro recente passato aiuti a illuminare il presente e a definire meglio i compiti e le possibilità dell’Associazione.
Alcune parole-chiave presenti nella Lettera scritta in occasione della Pasqua 2020 spiegano il nostro atteggiamento verso la pandemia causata dal virus Sars-cov-2 e definiscono le motivazioni di quanto realizzato nel corso del 2020, tredicesimo anno di vita della Associazione.
Le parole dramma – tragedia – paura hanno trovato un riscontro doloroso nei lutti che hanno colpito alcune famiglie: vengono ricordate con vivo cordoglio e rispettoso silenzio le persone care defunte. Le conseguenze ansiogene della pandemia hanno accentuato i disturbi alimentari e ansioso-depressivi in non poche persone, a conferma di quanto verificatosi nella popolazione non solo giovanile della Nazione. In un periodo di chiusura, il Presidente e terapeuta ha svolto una analisi critica della pandemia, ha aumentato la disponibilità di sostegno e intervento terapeutico, e non ha minimamente interrotto i Progetti destinati ai genitori e alle ragazze.
In particolare, sono stati attuati gli incontri di apertura e chiusura dell’anno sociale a Verdeto, con la partecipazione dei Soci giovani e dei genitori e terapeuti, per due intere giornate in giugno e settembre e la presenza di due fotografi per il Progetto Kalòs delle ragazze.
Il Progetto Logos che contempla gli incontri con i genitori non ha subito interruzioni o rinvii, utilizzando uno spazio più ampio, sufficiente per il distanziamento fra le persone. Nessuno si è ammalato a causa degli incontri nel corso dell’anno, durante il quale sono stati effettuati incontri mensili di quattro ore circa ciascuno, con la partecipazione di 9-15 genitori alla volta. In particolare, tutti i genitori che hanno aderito alla Associazione per la prima volta nel c.a. hanno partecipato in modo continuativo al Progetto Logos.
Il Progetto Kalòs, dedicato alle giovani pazienti, ha realizzato nel corso del 2020 tre incontri di musicoterapia, condotti da una giovane e valida musicoterapeuta, interrotti per la pandemia, e il primo progetto fotografico proposto dalla fotoreporter Valentina Tamborra: “Parlami di lei”, centrato sulla modalità personale di “vedere” un’altra persona, e quindi di parlare di lei, ma indirettamente di se stessi. Gli incontri sono stati mensili.
E’ stata realizzata con quattro ragazze anche un’esperienza di bellezza condivisa della durata di tre giorni (23-25 ottobre) nei luoghi della spiritualità francescana, della bellezza artistica e paesaggistica: Camaldoli, La Verna, Gubbio, Urbino.
Il numero dei Soci resta presso che costante, con nuovi ingressi e alcune uscite dopo molti anni di frequentazione. La situazione finanziaria è in attivo grazie alle libere donazioni e alle quote di iscrizione. Con la riapertura dell’anno sociale a Verdeto in settembre i Progetti Logos e Kalos proseguiranno con cadenza mensile.
Un anno così complesso, drammatico per molti versi, non può trascorrere lasciandoci uno strascico di negatività. Secondo lo spirito della Associazione dobbiamo uscirne rafforzati nello spirito e nella determinazione, perché il male, in ogni forma si presenti, deve evocare una maggiore consapevolezza e spingerci a un più maturo discernimento.
Il contatto quotidiano con la sofferenza, il dolore, la sensazione di impotenza, l’elaborazione del lutto, l’angoscia di tante persone, giovani e meno giovani, ci ha sicuramente provato, ma non piegato. Anzi, ha contribuito a far comprendere più a fondo il significato di parole come presenza, attenzione, ascolto, vicinanza, compassione, coraggio, determinazione, capacità di lottare, amicizia.
Accade allora che altre preziose parole, come verità, libertà e bellezza, divengono fari per il navigante nei dolori che la vita impone. Il Presidente auspica, con rispetto per le scelte di ciascuno, che si rinforzi ulteriormente nei Soci, soprattutto nei più giovani, la consapevolezza delle occasioni che un’Associazione come la nostra offre loro in termini di sincerità e profondità delle relazioni; invita pertanto a “vedere” l’amicizia che già esiste fra i partecipanti come un “fuoco” che può estendersi, accrescersi sotto la spinta del “vento” che, come noto, si può tradurre anche con Spirito. Al termine della relazione tutti hanno partecipato attivamente a fornire risposte e commenti al breve questionario allegato, rivisto e sintetizzato dalla terapeuta Susanna Cassinelli.
Sono state sollecitate al gruppo dei Genitori ed a quello delle Ragazze le riflessioni seguenti, incentrate sugli aspetti riportati:
- SINTETIZZARE, CON PAROLE CHIAVE, GLI OPPOSTI CHE CREANO CONFLITTI
La dicotomia tra ciò a cui si aspira e ciò che realmente si riscontra, provoca indubbiamente un malessere di fondo, da riconoscere e gestire.
I sedici Adulti (Genitori e Terapeuti) hanno esplicitato i seguenti aspetti antitetici, che si possono così designare in sottocategorie di aree semantiche similari:
a) valori e mudus vivendi:
verità / menzogna; giustizia / ingiustizia;paura / coraggio; desiderio d’ azione / paralisi; fuggire la realtà / affrontare la realtà; aspirazioni / realismo; sogni / concretezza; spinta creativa / energie realisticamente utilizzabili; conformismo / sperimentazione; speranza / paura del futuro; libertà / costrizione; salute / malattia; benessere / sofferenza; inquietudine / serenità
b) relazione e rapporto con gli Altri:
verità / manipolazione, coerenza / opportunismo; generosità / egoismo, condivisione / egocentrismo; rispetto / arroganza, compassione / odio, amore / odio; dignità / umiliazione; aspettative verso gli altri / delusione; desiderio d’ amore / durezza di cuore;desiderio di unione / indipendenza; solitudine / comunione; serenità familiare / gravi conflitti; accettazione / cambiamento
c) forti disparità sociali:
estrema povertà e sfruttamento / opulenza e ricchezza smodate.
Le sei Ragazze si sono così espresse:
a) valori e modus vivendi:
dovere / libertà, libertà / schiavitù; accettazione / ambizione; coraggio / insicurezza, coraggio / timore; desiderio / disperazione; autostima / autocritica; luce / buio; bontà / malvagità; massimo impegno nello studio / paralisi per ansia da esame; successo materiale / pienezza spirituale; canone estetico / sentimenti e valori profondi (inadeguatezza / adeguatezza); impulsività / contenimento; tutto / niente.
b) relazione e rapporto con gli altri
io / altri; timidezza/ desiderio di relazione; vergogna / mostrarsi agli altri; assoggettamento / emergenza dell’ io; successo personale / aiuto agli altri, amore per sé / amore per gli altri; emancipazione dalla famiglia / dipendenza.
2. QUALI SONO LE ASPETTATIVE POSITIVE CHE TI ANIMANO?
Come già ampiamente trattato in vari incontri della nostra Associazione, le “aspettative” ed il “de-siderio” (che, rimembriamo, presenta la desinenza di ‘sidera’ -stelle- con il suffisso privativo, nell’ accezione di ‘appetire a qualcosa che manca’ e, quindi, ambire ed aspirare a ciò) creano la motivazione al perseguimento dello scopo. Essi rappresentano, pertanto, fattori rilevanti al fine del raggiungimento dell’obiettivo.
Anche per tale meditazione le risposte possono essere raggruppate in suddivisioni in relazione alle similari fasce di significanti.
Gli adulti hanno espresso:
a) aspettative intimamente connesse al nucleo interiore:
essere se stessi in un mondo pieno di giudizi; perfezionare il se’ interiore; concretizzare i propri talenti; vivere nella sincerità, nell’ umiltà, nell’ obiettività; stare bene fisicamente; armonizzare le emozioni e gli stati d’ animo anche tramite la conoscenza; ricercare il bene; sostenere l’ ottimismo ed i pensieri positivi; alimentare la speranza di migliorare;
b) aspettative fortemente correlate al rapporto con l’ Altro – da – sé:
fiducia nel prossimo (nonostante tutto..); amore e rispetto per l’ Altro, desiderio di migliore coesione tra le Persone; trasferire fiducia e positività alle persone con una testimonianza ed un esempio credibile; realizzazione affettiva; condurre positivamente l’ esperienza di gruppo; raggiungere verità e giustizia a partire da situazioni sociali opposte; lottare e perseguire le virtù per garantire il benessere di tutti, soprattutto delle categorie più fragili; essere esempio positivo nei rapporti interpersonali quotidiani, generando fiducia ed affidabilità;
c) aspettative incentrate sulle relazioni familiari:
sanare le ferite e le relazioni familiari; serenità dei propri cari;raggiungere sufficiente armonia a partire da situazioni familiari molto difficoltose e dolorose; speranza che i figli realizzino un equilibrio interiore, una realizzazione affettiva e lavorativa; poter fornire ai figli valori positivi e strumenti per affrontare l’ età adulta;
d) aspettative associate alle dinamiche sociali:
miglioramento della situazione economica mondiale; necessità di ridurre le guerre; desiderio di diminuire i conflitti armati
e) aspettative relazionate alla trascendenza:
la fede in Cristo e la consapevolezza del Suo Amore, della Sua Giustizia e della Sua Misericordia; la speranza della VitaEterna.
Le Ragazze:
a) aspettative intimamente connesse al nucleo interiore
raggiungimento di maggiore identità e consapevolezza;ricerca dell’ essenza e della verità;scoperta della propria ‘strada’ e comprensione dei propri errori; aspirazione alla felicità vera;speranza e desideri per il futuro;amore e rispetto verso se stessi; ricerca di pace, verità, bellezza giustizia, amore; impegno per il successo scolastico.
b) aspettative fortemente correlate al rapporto con l’ Altro – da – sé:
desiderio di spontaneità nell’ approccio con gli altri e di appagamento per poter contribuire alla gioia altrui; accettazione di se stesse e offerta del proprio contributo al mondo; amore per e del prossimo; amicizie vere e rapporti familiari; contrasto alle ingiustizie sociali
3. QUANTO SENTI REALISTICHE LE TUE ASPETTATIVE POSITIVE?
Adulti:
Molto: dodici adulti hannoespresso questo, aggiungendo che l’attuazione delle aspettative comporta: fatica, applicazione, determinazione, dispendio di elevate energie fisiche, psichiche ed emotive, possibilità di restare soli; ma che il valore di esse -unitoalla speranza edalla fede in Cristo- alleviano il cammino e lo rendono perseguibile con motivazione.
Non molto: quattro persone hanno segnalato questo valore (una ha rilevato, insieme ad esso, anche il poco).
Ragazze:
Molto: tutte le Ragazze hanno espresso preferenza per questa quantità: anche loro rilevando la difficoltà nel perseguimento delle aspettative, ma -parimenti- la forte motivazione che mobilita energie ed impegno e la fede che le anima.
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